IL SENSO DELL’ACQUA

testo di Veronica Iurich per Susanna Majuri

Susanna Majuri

Susanna Majuri

Susanna Majuri

Susanna Majuri

L’artista, classe 78, è nata e vissuta ad Helsinki,  ha frequentato la Scuola di Art & Design e ha fatto parte del rinomato movimento artistico della Helsinki School, nato nei primi anni ’90 per diffondere l’uso del processo fotografico come strumento concettuale, oggi riconosciuto a livello internazionale.

Le opere di Susanna Majuri rimandano a quella natura, affascinante e a tratti sinistra e a quel paesaggio silenzioso e pieno di mistero che contraddistingue il nord Europa come un posto mentale, oltre che fisico. L’artista scatta fotografie dei luoghi che visita, li stampa in grandi formati su pvc e utilizza queste immagini come sfondo, realizza un set dove posizionare e fotografare i suoi personaggi, crea delle storie, delle narrazioni visive, cariche di tensione. Parte dal reale, dal dato certo per giungere a quelle atmosfere in bilico tra l’onirico e il reale, tra il sogno e l’incubo, tra il drammatico e il fantastico che ritroviamo nelle fiabe fiamminghe, nella cultura nordica con le sue leggende, nella letteratura e nella musica islandese. Susanna Majuri indaga un mondo altro, il mondo subacqueo, al confine con quello conosciuto, il mondo degli abissi, dell’insondabile, esplora l’essenza dell’essere. Protagonista indiscussa delle sue fotografie è l’acqua, quella delle piscine, dei fiumi, dei laghi o del mare del nord, in cui la Majuri fa immergere svariate figure femminili, donne sommerse in quelli che si possono definire degli “acquari umani dei sentimenti”, donne attraversate da emozioni enigmatiche: provano piacere nel galleggiare e si affidano all’acqua o paura, angoscia e soffocamento? Ci chiediamo guardandole quale sia il senso dell’acqua, da cui il titolo alla mostra. L’acqua è sinonimo di profondità, è un archetipo, una sorta di liquido amniotico, sostanza dolce, avviluppante, un principio di fecondazione, di rinascita e rigenerazione ma anche forza dissolvente.

L’acqua è una sostanza liquida che contiene tutti i riflessi possibili tra cui il proprio, ognuno di noi riflette in essa ciò che è, ecco perché qui diventa il filtro attraverso cui comprendere il sentire dei personaggi ritratti: in quelle donne sospese nell’acqua lo spettatore sceglie e proietta la sua storia.

Ci sono tante ipotesi e tanti possibili finali.  Quello dell’artista è un invito a liberarsi dal proprio realismo, è una chiamata al viaggio, ad una prospettiva di approfondimento, a scegliere la propria visione tra le tante possibili, Susanna Majuri ci ricorda che tutto possiede un’esistenza liquida e transuente, nulla è anelastico, crede nella probabilità di tanti presenti e nella possibilità di molti futuri. L’artista finlandese crea un clima fatto d’incertezza: la luce e il silenzio dominano, realtà e sogno si mescolano, impegnando lo spettatore in una personale esperienza onirica. Susanna Majuri attraverso le sue opere ci propone importanti domande: che cosa sogni? Cosa immagini? Cosa chiedi all’acqua? Contemplandola l’ identità  si rivela…